martedì 2 settembre 2008

Tofu home made.


Mi piace pasticciare: mi è sempre piaciuto. Ma ultimamente non ho limiti: ho messo a posto la mia " stanzetta", un ex garage adibito ormai a lavanderia-stanzino-stanzadelfreezer-dispensa ,e lì mi do ai miei esperimenti, a volte fallimentari, ma a volte frutto, per me, di grande soddisfazione. Essendo in un periodo in cui non posso mangiare formaggi ( mi sono stati, ahimè, vietati dal dottore per via di alcuni medicinali che devo prendere per una ventina di giorni...uffi!!! ), mi è venuta voglia di tofu: ma non di quel polisterolo rinsecchito che a volte trovi rintanato nei supermercati, ma di quel tofu morbido, aromatico, spugnoso che avevo assaggiato una volta a Prato, dove lo avevo comprato in un negozietto della comunità cinese, e che mi aveva aperto un altro mondo.
Farsi il tofu in casa, ho scoperto, è facile, poco, anzi, pochissimo costoso e la sola noia è che c'è da sporcare qualche pentola, noia ampiamente ripagata dal gusto del prodotto finito..Occorrono

500 g di fagioli di soya GIALLA bio
4 litri di acqua
7 o 8 g di nigari ( che non è altro che cloruro di magnesio, un prodotto della lavorazione del sale: lo si trova nei negozi di alimentazione bio)

Mettete a bagno i fagioli per 8/10 ore, quindi scolateli
Intanto mettete a bollire i 4 litri di acqua. Quando sarà bollente, usatene qualche mestolo per frullare, magari in più riprese, la soya fino a renderla un purè.
Una volta frullata la soya, rimetterla nell'acqua e far sobbollire per 10 minuti. ATTENZIONE: la pentola dovrà essere molto ampia, e dovrete dare sempre un'occhiatina, perchè la soya risulterà assai spumosa, e tenderà a traboccare!
Spegnete il fuoco e munitevi di un paio di spessi guanti di gomma ( io uso dei guanti di lana con sopra dei guanti da cucina ): infatti, dopo aver posto un colino con dentro un canovaccio su un'altra pentola , dovrete via via versarvi con un mestolo il composto,riunire le cocche della stoffa e strizzare bene fino a fare uscire tutto quanto il latte, che poi rimettere sul fuoco.
Fate sobbollire il latte ottenuto per altri 10 minuti dalla ripresa del bollore, spegnete e fate riposare per 5 minuti.
L' OKARA, cioè lo scarto derivato dal latte, potrà essere utilizzato come ottimo concime o come mangime per animali da cortile, ma anche per alcune gustose ricette, quindi... pensateci prima di buttarlo!
A questo punto prendete il nigari ( tenetelo ben chiuso in un barattolo di vetro, perchè teme l'umidità) e scioglietelo in una tazzina di acqua calda, che verserete IN TRE VOLTE nel latte, mescolando dolcemente.
E...miracolo, vedrete affiorare i grani del tofu, che raccoglierete con un mestolo forato per metterli in un canovaccio messo a rivestire un colino, o uno stampo di bambù. Pressate bene, prima con le mani, poi con un peso: io, ad esempio. metto su un piattino con sopra due buste di latte per una mezz'ora buona.
E' molto più facile a farsi che a dirsi: vi consiglio di provare, perchè dalla seconda volta, quando si sono capiti bene i passi e si è "varata" ben bene tutta l'attrezzatura, è veramente semplice farsi in casa questo prodotto salutare e buonissimo!

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